31 A 78. AËT. V 22, 1 [Dox. 434]. Empedocle dice che le carni nascono dai quattro elementi egualmente mescolati, i nervi dal fuoco e dalla terra mescolati con il doppio di acqua, mentre le unghie nascono agli animali dai nervi, per quel tanto che si raffreddano all'aria, mentre le ossa nascono da due parti di acqua e di terra e quattro di fuoco, essendosi tutte queste mescolate dentro la terra. Il sudore, infine, e le lacrime derivano dal sangue, quando deperisce e si diffonde fino a estenuarsi. ARISTOT. de part. anim. A 1. 642 a 17. Principio è infatti la natura più che non la materia, e con essa finisce per urtarci anche Empedocle talvolta, spinto dalla stessa verità e costretto ad affermare che la sostanza e la natura sono proporzione, come quando spiega che cos'è l'osso: a questo proposito, infatti, non parla né di un elemento, né di due o tre, né di tutti, ma della proporzione della loro mescolanza. ARISTOT. de an. A 4. 408 a 13. Ugualmente è assurdo che l'anima sia la proporzione della mescolanza: non ha infatti la stessa proporzione la mescolanza degli elementi da cui risulta la carne e quella da cui risultano le ossa. Accadrà allora che vi sono molte anime e per ciascuna parte del corpo, se è vero che ciascuna parte risulta dalla mescolanza degli elementi, e se la proporzione della mescolanza è armonia ed anima. Si potrebbe obbiettare la stessa cosa anche ad Empedocle: anche lui, infatti, dice che ciascuna parte del corpo risulta da una certa proporzione. Dunque l'anima è forse una proporzione oppure, essendo qualcosa di diverso, nasce nelle membra? E ancora: l'Amicizia è forse causa di una mescolanza accidentale oppure di quella secondo proporzione? Ed è essa stessa proporzione o qualcosa di diverso dalla proporzione? [Cfr. ARISTOT. metaph. A 10. 993 a 15]. [ARISTOT.] de spirit. 9. 485 b 26. Per Empedocle semplicemente una è la natura dell'osso 〈ma non a ragione, poiché〉 se tutte le ossa hanno la medesima proporzione di mescolanza, non dovrebbero differire quelle del cavallo, del leone e dello uomo. PLUTARCH. quaest. nat. 20, 2 p. 917 A. Alcuni, come Empedocle, affermano che come dal latte il siero, così dal sangue scosso si separa l'umore lacrimale. 31 A 78. AËT. V 22, 1 (D. 434) [I 299. 5 App.] Ἐ. τὰς μὲν σάρκας γεννᾶσθαι ἐκ τῶν ἴσων τῆι κράσει τεττάρων στοιχείων, τὰ δὲ νεῦρα πυρὸς καὶ γῆς ὕδατι διπλασίονι μιχθέντων, τοὺς δὲ ὄνυχας τοῖς ζώιοις γεννᾶσθαι τῶν νεύρων καθ' ὃ τῶι ἀέρι συνέτυχε περιψυχθέντων, ὀστᾶ δὲ δυεῖν μὲν ὕδατος καὶ γῆς, τεττάρων δὲ πυρός, ἔσω γῆς τούτων συγκραθέντων μερῶν. ἱδρῶτα 〈δὲ〉 καὶ δάκρυον γίνεσθαι τοῦ αἵματος τηκομένου καὶ [I 299. 10] παρὰ τὸ λεπτύνεσθαι διαχεομένου. ARISTOT. de part. an. A 1. 642 a 17 ἀρχὴ γὰρ ἡ φύσις μᾶλλον τῆς ὕλης, ἐνιαχοῦ δέ που αὐτῆι καὶ Ἐ. περιπίπτει, ἀγόμενος ὑπ' αὐτῆς τῆς ἀληθείας, καὶ τὴν οὐσίαν καὶ τὴν φύσιν ἀναγκάζεται φάναι τὸν λόγον εἶναι, οἷον ὀστοῦν ἀποδιδοὺς τί ἐστιν˙ οὔτε γὰρ ἕν τι τῶν στοιχείων λέγει αὐτὸ οὔτε δύο ἢ τρία οὔτε πάντα, ἀλλὰ λόγον τῆς μίξεως αὐτῶν. ARISTOT. de anima A 4. 408 a 13 [I 299. 15 App.] ὁμοίως δὲ ἄτοπον καὶ 〈τὸ〉 τὸν λόγον τῆς μίξεως εἶναι τὴν ψυχήν˙ οὐ γὰρ τὸν αὐτὸν ἔχει λόγον ἡ μίξις τῶν στοιχείων καθ' ἣν σὰρξ καὶ καθ' ἣν ὀστοῦν˙ συμβήσεται οὖν πολλάς τε ψυχὰς ἔχειν καὶ κατὰ πᾶν τὸ σῶμα, εἴπερ πάντα μὲν ἐκ τῶν στοιχείων μεμειγμένων, ὁ δὲ τῆς μίξεως λόγος ἁρμονία καὶ ψυχή. ἀπαιτήσειε δ' ἄν τις τοῦτό γε καὶ παρ' Ἐμπεδοκλέους˙ ἕκαστον [I 299. 20 App.] γὰρ αὐτῶν λόγωι τινί φησιν εἶναι˙ πότερον οὖν ὁ λόγος ἐστὶν ἡ ψυχή, ἢ μᾶλλον ἕτερόν τι οὖσα ἐγγίνεται τοῖς μέλεσι; ἔτι δὲ πότερον ἡ Φιλία τῆς τυχούσης αἰτία μίξεως ἢ τῆς κατὰ τὸν λόγον; καὶ αὕτη πότερον ὁ λόγος ἐστὶν ἢ παρὰ τὸν λόγον ἕτερόν τι; vgl. ARISTOT. metaph. A 10. 993 a 15. [ARISTOT.] de spiritu 9. 485 b 26 Ἐ. μίαν ἁπλῶς τὴν τοῦ ὀστοῦ φύσιν *** εἴπερ ἅπαντα τὸν αὐτὸν λόγον ἔχει [I 299. 25 App.] τῆς μίξεως, ἀδιάφορα ἐχρῆν ἵππου καὶ λέοντος καὶ ἀνθρώπου εἶναι. PLUTARCH. Quaest. nat. 20, 2 p. 917 A ἔνιοι δέ φασιν ὥσπερ γάλακτος ὀρρὸν τοῦ αἵματος ταραχθέντος ἐκκρούεσθαι τὸ δάκρυον, ὡς Ἐ.