[28] Ἀρκεσίλαος Σεύθου (ἢ Σκύθου, ὡς Ἀπολλόδωρος ἐν τῷ τρίτῳ Χρονικῶν [FGrH 244 F 15]), Πιταναῖος τῆς Αἰολίδος. οὗτός ἐστιν ὁ τῆς μέσης Ἀκαδημείας κατάρξας, πρῶτος ἐπισχὼν τὰς ἀποφάσεις διὰ τὰς ἐναντιότητας τῶν λόγων. πρῶτος δὲ καὶ εἰς ἑκάτερον ἐπεχείρησε, καὶ πρῶτος τὸν λόγον ἐκίνησε τὸν ὑπὸ Πλάτωνος παραδεδομένον καὶ ἐποίησε δι' ἐρωτήσεως καὶ ἀποκρίσεως ἐριστικώτερον.

παρέβαλε δὲ Κράντορι τοῦτον τὸν τρόπον. τέταρτος ἀδελφὸς ἦν ὧν εἶχε δύο μὲν ὁμοπατρίους, δύο δὲ ὁμομητρίους˙ καὶ τῶν μὲν ὁμομητρίων πρεσβύτερον Πυλάδην, τῶν δὲ ὁμοπατρίων Μοιρέαν, ὃς ἦν αὐτῷ ἐπίτροπος.

[28] Arcesilao, figlio di Seute o di Scite secondo Apollodoro ⁶¹* nel terzo libro della sua Cronologia, nacque a Pitane nell'Eolia. Questo è colui che diede inizio all'Academia di mezzo. ⁶²* Fu il primo a sospendere i giudizi, ammettendo le contraddizioni degli argomenti. Fu il primo ad impostare la valutazione delle cause su entrambi i punti di vista, affermativo e negativo, e per primo modificò il sistema tramandato da Platone rendendolo più adatto alla controversia per mezzo della domanda e della risposta.
S'incontrò con Crantore, in questo modo. Era il quarto dei fratelli, di cui due nati dallo stesso padre, due dalla stessa madre. Di quelli nati dalla stessa madre il maggiore era Pilade, di quelli nati dallo stesso padre Mireas, che era il suo tutore.