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68 A 157. ETYM. GEN. s. v. γλαύξ. La civetta... è, tra gli animali che possono vedere di notte, quello fornito di vista più acuta. Democrito riferisce che soltanto i piccoli della civetta, tra tutti gli animali carnivori e forniti di artigli, non vengono alla luce ciechi, perché questo animale ha negli occhi molto fuoco e calore, che, essendo assai acuto e penetrante, suddivide eppoi mescola insieme66* la visione; e perciò la civetta vede anche nelle notti oscure, per il fuoco che contiene negli occhi. | 68 A 157. ETYM. GEN. γλαύξ ... ἔστι γὰρ ὀξυωπέστατον τὸ ζῶιον ἐν νυκτὶ ὁρᾶν δυνάμενον. Δ. δὲ ἱστορεῖ, ὅτι μόνον τῶν γαμψωνύχων καὶ σαρκοφάγων [II 127. 15 App.] μὴ τυφλὰ τίκτει, ὅτι πολὺ τὸ πυρῶδες καὶ θερμὸν περὶ τοὺς ὀφθαλμοὺς ἔχει, ὃ σφοδρῶς ὀξὺ καὶ τμητικὸν ὑπάρχον διαιρεῖ καὶ ἀναμίγνυσι τὴν ὅρασιν˙ διὸ καὶ ἐν ταῖς σκοτομήνηισιν ὁρᾶι διὰ τὸ πυρῶδες τῶν ὄψεων. |