[15] καὶ Σίμωνι χωρὶς τοῦ πρότερον ἀργυρίου αὐτῷ <δοθέντος> εἰς παῖδ' ἄλλον, ἢ παῖδα πρίασθαι ἢ ἀργύριον ἐπιδοῦναι. Τάχωνα δ' ἐλεύθερον εἶναι, ὅταν ἡ παῖς ἐκδοθῇ, καὶ Φίλωνα καὶ Ὀλύμπιον καὶ τὸ παιδίον αὐτοῦ. μὴ πωλεῖν δὲ τῶν παίδων μηδένα τῶν ἐμὲ θεραπευόντων, ἀλλὰ χρῆσθαι αὐτοῖς˙ ὅταν δ' ἐν ἡλικίᾳ γένωνται, ἐλευθέρους ἀφεῖναι κατ' ἀξίαν.

ἐπιμελεῖσθαι δὲ καὶ τῶν ἐκδεδομένων εἰκόνων παρὰ Γρυλλίωνα, ὅπως ἐπιτελεσθεῖσαι ἀνατεθῶσιν, ἥ τε Νικάνορος καὶ ἡ Προξένου, ἣν διενοούμην ἐκδοῦναι, καὶ ἡ τῆς μητρὸς τῆς Νικάνορος˙ καὶ τὴν Ἀριμνήστου τὴν πεποιημένην ἀναθεῖναι, ὅπως μνημεῖον αὐτοῦ ᾖ, ἐπειδὴ ἄπαις ἐτελεύτησε˙

[15] Anche a Simo, oltre al danaro datogli già prima per l'acquisto di un altro schiavo, o si compri uno schiavo o si dia il danaro corrispondente. 49* Al matrimonio di mia figlia siano restituiti in libertà Tacone, 50* Filone, Olimpio e suo figlio. Nessuno degli schiavi, che servirono presso di me, sia venduto, ma continuino ad essere mantenuti in servizio e quando abbiano raggiunto l'età adulta, siano lasciati liberi secondo il loro merito. Si prendano cura anche delle statue che furono commissionate a Grillione, perché una volta finite siano poste nel luogo a ciascuna spettante, quella di Nicanore e quella di Prosseno, la cui commissione avevo divisata, e quella della madre di Nicanore; quella di Arimnesto già compiuta sia collocata al suo posto, come ricordo di lui, dal momento che morì senza figli.