[32] τοῦτο δ' οἷον ὑμένα ὑφίστασθαι, περιέχοντ' ἐν ἑαυτῷ παντοῖα σώματα˙ ὧν κατὰ τὴν τοῦ μέσου ἀντέρεισιν περιδινουμένων λεπτὸν γενέσθαι τὸν πέριξ ὑμένα, συρρεόντων ἀεὶ τῶν συνεχῶν κατ' ἐπίψαυσιν τῆς δίνης. καὶ οὕτω γενέσθαι τὴν γῆν, συμμενόντων τῶν ἐνεχθέντων ἐπὶ τὸ μέσον.

αὐτόν τε πάλιν τὸν περιέχοντα οἷον ὑμένα αὔξεσθαι κατὰ τὴν ἐπίκρισιν τῶν ἔξωθεν σωμάτων˙ δίνῃ τε φερόμενον αὐτὸν ὧν ἂν ἐπιψαύσῃ, ταῦτα ἐπικτᾶσθαι. τούτων δέ τινα συμπλεκόμενα ποιεῖν σύστημα, τὸ μὲν πρῶτον κάθυγρον καὶ πηλῶδες, ξηρανθέντα καὶ περιφερόμενα σὺν τῇ τοῦ ὅλου δίνῃ, εἶτ' ἐκπυρωθέντα τὴν τῶν ἀστέρων ἀποτελέσαι φύσιν.

[32] Questo, che abbraccia in sé corpi di ogni genere, sussiste come una membrana: 101* e poiché questi corpi si muovono in giro vorticoso per la resistenza del centro, la membrana esterna diventa sottile, in quanto confluiscono sempre compatti per il contatto col vortice. Così si forma la terra, in quanto le parti portate al centro rimangono insieme. E la stessa membrana che abbraccia i corpi si rafforza e si accresce per la penetrazione di altri corpi dall'esterno: 102* e, poiché si muove nel vortice, aggiunge a se stessa tutti i corpi con cui viene a contatto. Di questi alcuni s'intrecciano fra di loro e formano un sistema che prima è molto umido e fangoso; quando essi sono diventati asciutti e girano insieme col vortice dell'universo, successivamente s'incendiano e formano la natura degli astri.