[37] Εἴπερ οἱ Ἀντερασταὶ Πλάτωνός εἰσι," φησὶ Θράσυλλος (FHG III. 504), "οὗτος ἂν εἴη ὁ παραγενόμενος ἀνώνυμος, τῶν περὶ Οἰνοπίδην καὶ Ἀναξαγόραν ἕτερος, ἐν τῇ πρὸς Σωκράτην ὁμιλίᾳ διαλεγόμενος περὶ φιλοσοφίας, ᾧ, φησίν, ὡς πεντάθλῳ ἔοικεν ὁ φιλόσοφος. καὶ ἦν ὡς ἀληθῶς ἐν φιλοσοφίᾳ πένταθλος˙ τὰ γὰρ φυσικὰ καὶ τὰ ἠθικὰ ἤσκητο, ἀλλὰ καὶ τὰ μαθηματικὰ καὶ τοὺς ἐγκυκλίους λόγους καὶ περὶ τεχνῶν πᾶσαν εἶχεν ἐμπειρίαν.


τούτου ἐστὶ καὶ τὸ
(DK 68 B 145) "λόγος ἔργου σκιή."
Δημήτριος δὲ ὁ Φαληρεὺς ἐν τῇ Σωκράτους ἀπολογίᾳ
(Wehrli IV, fg. 93) μηδὲ ἐλθεῖν φησιν αὐτὸν εἰς Ἀθήνας. τοῦτο δὲ καὶ μεῖζον, εἴγε τοσαύτης πόλεως ὑπερεφρόνησεν, οὐκ ἐκ τόπου δόξαν λαβεῖν βουλόμενος, ἀλλὰ τόπῳ δόξαν περιθεῖναι προελόμενος.

[37] Se I rivali d'amore sono opera di Platone 113* - afferma Trasillo - 114* Democrito potrebbe essere quel personaggio anonimo, diverso 115* dai seguaci di Enopide e di Anassagora, che nella conversazione con Socrate discorre della filosofia, e a cui Socrate dice 116* che il filosofo è simile all'atleta che esercita il pentatlo. 117* Ed in verità Democrito, nell'àmbito della filosofia, fu come un atleta nel pentatlo: 118* dominava non solo la fisica e l'etica, ma anche la matematica e le scienze enciclopediche ed aveva la più completa esperienza delle arti.
A Democrito appartiene il detto: «La parola è l'ombra dell'azione».

Ma Demetrio Falereo 119* nell'Apologia di Socrate sostiene che Democrito non venne in Atene. E questo non vuol dire certamente poco, se egli disdegnò alteramente una città così eminente e non volle guadagnarsi la gloria da un luogo, ma preferì conferire gloria ad un luogo.