[41] καὶ γὰρ καὶ Δημητρίου τοῦ πλεύσαντος εἰς Κυρήνην ἐπὶ πλέον ἐρασθῆναι λέγεται, καὶ Κλεοχάρους τοῦ Μυρλεανοῦ˙ ἐφ' ᾧ καὶ πρὸς τοὺς κωμάσαντας εἰπεῖν αὐτὸς μὲν θέλειν ἀνοῖξαι, ἐκεῖνον δὲ διακωλύειν. τούτου δὲ ἤρων καὶ Δημοχάρης ὁ Λάχητος καὶ Πυθοκλῆς ὁ τοῦ Βουσέλου˙ οὓς καταλαβὼν ὑπ' ἀνεξικακίας παραχωρεῖν ἔφη.


διὰ ταῦτα δὴ οὖν ἔδακνόν τε αὐτὸν οἱ προειρημένοι καὶ ἐπέσκωπτον ὡς φίλοχλον καὶ φιλόδοξον˙ μάλιστα δὲ ἐπετίθεντο αὐτῷ οἱ περὶ Ἱερώνυμον τὸν Περιπατητικόν, ὁπότε συνάγοι τοὺς φίλους εἰς τὴν Ἁλκυονέως τοῦ Ἀντιγόνου υἱοῦ ἡμέραν, εἰς ἣν ἱκανὰ χρήματα ἀπέστελλεν Ἀντίγονος πρὸς ἀπόλαυσιν.

[41] Tra l'altro si racconta anche che fu particolarmente innamorato di quel Demetrio che fece un viaggio per mare a Cirene, e di Cleocare di Mirlea; quando i compagni di baldoria bussarono alla porta, Arcesilao disse: «Io voglio aprire, ma Cleocare me l'impedisce». Lo stesso giovane fu amato da Democare figlio di Lachete e da Pitocle figlio di Bugelo. Una volta Arcesilao li sorprese in amore e disse che li lasciava fare, perché era tollerante. Perciò i suoi critici lo mordevano e lo beffavano come amico del volgo e schiavo del favore popolare. Soprattutto il peripatetico Ieronimo 86* con i suoi seguaci lo criticava ogni volta che egli riuniva gli amici per festeggiare il genetliaco di Alcioneo figlio di Antigono: per questi festeggiamenti Antigono mandava una buona somma di danaro.