[43] Τελευτῆσαι δὲ τὸν Δημόκριτόν φησιν Ἕρμιππος (FHG III. 43) τοῦτον τὸν τρόπον. ἤδη ὑπέργηρων ὄντα πρὸς τῷ καταστρέφειν εἶναι. τὴν οὖν ἀδελφὴν λυπεῖσθαι ὅτι ἐν τῇ τῶν θεσμοφόρων ἑορτῇ μέλλοι τεθνήξεσθαι καὶ τῇ θεῷ τὸ καθῆκον αὐτὴ οὐ ποιήσειν˙ τὸν δὲ θαρρεῖν εἰπεῖν καὶ κελεῦσαι αὑτῷ προσφέρειν ἄρτους θερμοὺς ὁσημέραι. τούτους δὲ ταῖς ῥισὶ προσφέρων διεκράτησεν αὑτὸν τὴν ἑορτήν˙ ἐπειδὴ δὲ παρῆλθον αἱ ἡμέραι, τρεῖς δὴ ἦσαν, ἀλυπότατα τὸν βίον προήκατο, ὥς φησιν ὁ Ἵππαρχος, ἐννέα πρὸς τοῖς ἑκατὸν ἔτη βιούς.
Ἡμεῖς τ' εἰς αὐτὸν ἐν τῇ Παμμέτρῳ τοῦτον ἐποιήσαμεν τὸν τρόπον˙ (A. Pal. VII. 57)



καὶ τίς ἔφυ σοφὸς ὧδε, τίς ἔργον ἔρεξε τοσοῦτον
ὅσσον ὁ παντοδαὴς ἤνυσε Δημόκριτος;
ὃς θάνατον παρεόντα τρί' ἤματα δώμασιν ἔσχεν
καὶ θερμοῖς ἄρτων ἄσθμασιν ἐξένισεν.

τοιοῦτος μὲν ὁ βίος τἀνδρός.

[43] Sulla morte di Democrito, Ermippo 137* riporta la seguente versione. Era ormai molto vecchio quando era vicino a morire. E la sorella 138* era addolorata per il fatto che Democrito doveva morire proprio durante le feste Tesmoforie ed essa stessa non poteva assolvere il tributo dovuto alla dea. Ma il filosofo le fece coraggio ed ordinò che ogni giorno gli fossero portati pani caldi, appena cotti. Così avvicinandoli alle narici riuscì a sopravvivere per tutta la durata della festa. Ma quando furono trascorsi i tre giorni festivi, egli spirò senza il minimo dolore, all'età di centonove anni, come riferisce Ipparco.
Nel mio Libro di metri di ogni sorta
(Πάμμετρος) vi è questo epigramma, che composi per lui: 139*

E chi fu mai così sapiente? Chi portò a compimento un'opera così grande, come quella che compì Democrito onnisciente?
La Morte per tre giorni fu presente a casa sua ed egli la trattò ospite amica col caldo odore di pani fumanti.

Tale fu la vita dell'uomo.