[24] Βιβλία δέ ἐστι τοῦ Μητροδώρου τάδε˙

Πρὸς τοὺς ἰατρούς, τρία,
Περὶ αἰσθήσεων,
Πρὸς Τιμοκράτην,
Περὶ μεγαλοψυχίας,
Περὶ τῆς Ἐπικούρου ἀρρωστίας,
Πρὸς τοὺς διαλεκτικούς,
Πρὸς τοὺς σοφιστάς, ἐννέα,
Περὶ τῆς ἐπὶ σοφίαν πορείας,
Περὶ τῆς μεταβολῆς,
Περὶ πλούτου,
Πρὸς Δημόκριτον,
Περὶ εὐγενείας.


Ἦν καὶ Πολύαινος Ἀθηνοδώρου Λαμψακηνός, ἐπιεικὴς καὶ φιλικός, ὡς οἱ περὶ Φιλόδημόν φασι.
καὶ ὁ διαδεξάμενος αὐτὸν Ἕρμαρχος Ἀγεμόρτου Μυτιληναῖος, ἀνὴρ πατρὸς μὲν πένητος, τὰς δ' ἀρχὰς προσέχων ῥητορικοῖς.
Φέρεται καὶ τούτου βιβλία κάλλιστα τάδε˙

[24] I libri di Metrodoro sono i seguenti:

Contro i medici, in tre libri;
Delle sensazioni;

Contro Timocrate;

Della magnanimità;

Della cattiva salute di Epicuro; 55*
Contro i Dialettici;

Contro i Sofisti, in nove libri;

Del cammino verso la sapienza;

Del cambiamento;

Della ricchezza;

Contro Democrito;

Della nobiltà di nascita.

Discepolo eminente fu anche Polieno di Lampsaco, figlio di Atenodoro, uomo probo ed amorevole, come dice Filodemo e la sua scuola.
Così pure Ermarco di Mitilene, figlio di Agemorto, successore di Epicuro nello scolarcato; suo padre era povero ed egli, all'inizio, si diede allo studio della retorica.

Anche di Ermarco si tramandano dei bellissimi libri.

Sono i seguenti: