[6] Ὁμονοούντων ἀδελφῶν συμβίωσιν παντὸς ἔφη τείχους ἰσχυροτέραν εἶναι. τοιαῦτ' ἔφη δεῖν ἐφόδια ποιεῖσθαι ἃ καὶ ναυαγήσαντι συγκολυμβήσει. ὀνειδιζόμενός ποτ' ἐπὶ τῷ πονηροῖς συγγενέσθαι, "καὶ οἱ ἰατροί," φησί, "μετὰ τῶν νοσούντων εἰσίν, ἀλλ' οὐ πυρέττουσιν." ἄτοπον ἔφη τοῦ μὲν σίτου τὰς αἴρας ἐκλέγειν καὶ ἐν τῷ πολέμῳ τοὺς ἀχρείους, ἐν δὲ πολιτείᾳ τοὺς πονηροὺς μὴ παραιτεῖσθαι.


ἐρωτηθεὶς τί αὐτῷ περιγέγονεν ἐκ φιλοσοφίας, ἔφη, "τὸ δύνασθαι ἑαυτῷ ὁμιλεῖν." εἰπόντος αὐτῷ τινος παρὰ πότον, "ᾆσον," "σύ μοι," φησίν, "αὔλησον." Διογένει χιτῶνα αἰτοῦντι πτύξαι προσέταξε θοἰμάτιον.

[6] Soleva dire che la vita in comune di fratelli concordi è più forte di ogni muro; che il bagaglio di chi si pone in viaggio dev'essere tale che se la nave va a fondo può rimanere a galla insieme con lui. A chi gli faceva l'accusa di farsela con gente malvagia, replicava: «Anche i medici stanno con gli ammalati, senza, per questo, prendersi la febbre». 10* Trovava strano il fatto che, mentre scegliamo il loglio dal grano e in guerra i soldati inetti, nella vita politica non teniamo lontani i malvagi. Gli fu chiesto qual vantaggio avesse tratto dalla filosofia ed egli rispose: «Il poter parlare con se stesso». Tra una coppa e l'altra di vino qualcuno gli disse: «Canta». Egli replicò: «E tu suonami il flauto». A Diogene che gli chiedeva una tunica, ordinò: «Avvolgiti attorno due volte il mantello». 11*